domenica 26 settembre 2010

LiTraCon, light concrete


















Piccoli mattoncini che si lasciano attraversare dalla luce. Sono i LiTraCon (light-transmitting concrete) un’ invenzione firmata dall’architetto ungherese Aron Losonczi.
Una rivoluzionaria idea giunge dal mondo delle costruzioni. Finalmente possiamo dire addio ad i tradizionali mattoni di terracotta o muri di cemento. Con uno straordinario mix di due materiali, oggi è possibile rendere più lucenti e raggianti le nostre abitazioni. Utilizzabile per pavimentazioni, ma anche installazioni artistiche e design , Litracon stravolge i canoni dei comuni mattoncini di cemento.























 Questi speciali mattoncini, infatti, grazie alla loro composizione,possono essere attraversati dalla luce perché creati con un mix di fibre di vetro e cemento. Dall’aspetto visivo e tattile di un comunissimo mattoncino, basta porlo davanti una sorgente luminosa per godere dell’incredibile effetto “trasparenza”.
Muri apparentemente normali, diventano delle finestre che si fanno trapassare dai raggi luminosi; comuni pavimentazioni che di notte si trasformano in tappeti lucenti… Un nuovo materiale “intelligente” vincitore del Red Dot Awards nel 2005 e del “Best Use of Innovative Technology” nel 2006.

















Yellow Treehouse Restaurant

Nuova Zelanda, scenario di architetture mozzafiato e sostenibili. Questa volta l’attenzione è tutta per questi particolarissimi ristoranti costruiti direttamente sugli alberi.
A 12 metri di altezza svettano maestosi questi “boccioli” lignei, aggrappati su sequoie secolari ed altissime. Architetture sostenibili, create con elementi modulari in pioppo, che ospiteranno particolari bar-ristoranti raggiungibili con una passerella lunga 60 metri sospesa nell’aria.

La forma rimanda subito ad un bozzolo di farfalla, una stilizzazione suggestiva realizzata dalla Pacific Environments Architects che riprende e ripercorre il sogno di tutti i bambini: avere una propria casetta sull’albero, un posto accogliente e avvolgente dove nascondersi, ripararsi e stare a contatto con la natura.


















Le strutture hanno interni estremamente suggestivi e, grazie ad ulcune coperture termiche, sono fruibili e godibili a qualunque condizione atmosferica; in caso di pioggia alcuni fogli di acrilico assicurano una permanenza confortevole e all’asciutto! Durante il giorno, grazie alle fessure longitudnali, la luce attraversa il bozzolo illuminandolo totalmente con la luce naturale, mentre di notte l’effetto che il Treehouse regala è suggestivo e magico.




 Il ristorante dispone di ampio spazio per 18 posti a sedere e si completa con un elegante bar nel quale potrete farvi un aperitivo prima di sedervi a tavola. L’effetto è incredibile e l’integrazione con la natura risulta perfetta. I vari bozzoli possono essere rimossi in qualsiasi momento ed essere reistallati su altri alberi, anche in altre parti del mondo.


















Veduta del ristorante con l'illuminazione.
















Vedute notturne con sistemi di illumiazioni, le disposizioni interne, e la rampa di accesso.




































































La rampa d'accesso viene illuminata, in modo da servire come guida, ma anche da non renderla parte estranea del corpo centrale.



































As much as you need: la lampada touch.
















As much as you need un naming che lascia intendere molto di questa lampada! In un epoca touch non poteva non mancare anche una lampada touch!

Design minimal ed utilizzo estremamente intuitivo. Basta un leggero sfioramento per attivare la lampada e scegliere il livello di intensità luminosa. Più si sfiora maggiore sarà il numero di LED attivati; in tutto 15 pronti a dare un tocco di luce all’ambiente, ad accompagnarci durante lo studio o la notte.











Ideatore di As much as you need, il designer coreano Hong-kue Lee che, probabilmente, si sarà trovato spesse volte a desiderare una lampada con voltaggio regolabile e dal design più contemporaneo e “iphoniano”

mercoledì 22 settembre 2010

Alberto Campo Baeza ( BLAS HOUSE in Sevilla)

 

 Sezione trasversale, con distribuzione degli spazi.


















Veduta dell'involucro in C.A. e la separazione delle zone giorno/notte, attraverso il gioco dei pieni e dei vuoti.


















Veduta sud , evidenzia la diversità degli ambienti, la durezza della zona notte , non solo per la scelta dei materiali, cemento armato, ma anche per le aperture, che si limitano a dei classici quadrati minimalisti. La zona giorno si presenta come un involucro avente una struttura leggera e delle grandi vetrate per sfruttare al massimo la luce naturale e usufruire della vista infinita, che l'ambiente circostante presenta.


















Veduta longitudinale , i caratteri minimalisti sono evidenziati anche dalla scelta di arredare il meno possibile la zona giorno, che ai nostri occhi appare semplicemente come una copertura.




Vista interna , rifiniture quasi assenti, arredamenti il minimo indispensabile, Campo Baeza sceglie il bianco, colore monumentale e puro, che evidenzia ancor di più l'importanza dell'illuminazione naturale che invade la residenza e cancella l'apparente vuoto.




Il bianco assoluto rende leggero anche i muri strutturali, l'illuminaizone proveniente dalla parte superiore delle scale, fanno pensare ad un ambiente fantastico e invitano il soggetto a salire.



















La costruzione sembra parte integrante del terreno , circondata da alberi e senza nessuno intervento al di fuori dell'area di costruzione.